Prato Nevoso e il comprensorio del Mondolé Ski protagonisti sullo speciale di Scimagazine “L’Italia con gli sci ai piedi – Grandi comprensori”, pubblicato nel novembre 2024. Di seguito l’articolo completo.
Una ricognizione dall’alto, in elicottero, con un sorvolo sul Colle del Prel. A bordo Glauco Lolli Ghetti, amministratore delegato della Carbo Flotta e della Navigazione Alta Italia e storico presidente dell’Unione Calcio Sampdoria. Inizia così la storia di Prato Nevoso, il cui potenziale è stato intravisto all’istante dall’armatore originario di Ferentino, che individuò in quell’area il locus amoenus sul quale far sorgere la futura stazione sciistica di riferimento per l’intera riviera ligure di Levante. Siamo nella prima metà degli anni Sessanta e la lungimiranza imprenditoriale di Lolli Ghetti e del suo braccio destro Giacomo Dodero portarono già nell’ottobre del 1964 all’acquisizione del primo terreno su cui edificare il futuro delle Alpi liguri. Il progetto originale prevedeva la costruzione di 8 skilift, con 10-13 km di piste, e seggiovie per raggiungere quota 1.600 metri, con sei alberghi atti a garantire un’offerta ricettiva adeguata.
Nel 1966, quando fu inaugurata, la stazione di Prato Nevoso contava soltanto due impianti in Conca: un baby per i principianti e lo skilift “Giallo”. Oggi, invece, annovera due tappeti per il campo scuola, una telecabina panoramica a 10 posti griffata Porsche che conduce ai 2000 metri di quota dello Chalet “Il Rosso”, una seggiovia a sei posti con agganciamento automatico e una a quattro posti che parte dal cuore della Conca e che presto verrà sostituita con la prima seggiovia a 8 posti delle Alpi Occidentali, impianto all’avanguardia che incrementerà la portata dei passeggeri dimezzando i tempi di percorrenza. Uno sviluppo figlio dell’impulso fornito agli albori degli anni Duemila dalle famiglie Oliva e Biasotti, che, acquisendo la proprietà della stazione sciistica, hanno operato da subito importanti investimenti finanziari, tramutando Prato Nevoso in una realtà viva e traboccante di eventi. Gli impianti di risalita sono continuamente soggetti ad azioni di monitoraggio e ammodernamento e ciò ha fatto sì che il Mondolé Ski (che oltre a Prato Nevoso include anche le località di Artesina e Frabosa Soprana) sia divenuto, con i suoi 130 km di piste, il comprensorio più vasto della provincia di Cuneo.
Sono tanti gli aspetti sui quali hanno voluto puntare i vertici della Prato Nevoso Spa, in primis l’innevamento programmato, che garantisce la copertura dell’intera area sciabile con tecnologie all’avanguardia, in grado di sfruttare a dovere le finestre di freddo che si palesano nel corso delle stagioni invernali e mantenere in ottime condizioni il manto nevoso. Contestualmente, attorno al primo, storico edificio di Prato Nevoso, le cosiddette “Stalle Lunghe” (presso cui oggi sorge l’omonimo ristorante), si è sviluppato un nuovo borgo, che attualmente consta di oltre 20 chalet, ma che prossimamente ne vedrà sorgere altri 12 esclusivi, ciascuno dei quali dotato di spa privata.
Nel Borgo Stalle Lunghe, moderno complesso residenziale perfettamente integrato nel contesto paesaggistico circostante, si trovano appartamenti di lusso, residence, un centro estetico, una spa, negozi e ristoranti. Tra i progetti in divenire figura anche la costruzione di un hotel a cinque stelle, per rendere ancor più indimenticabile il soggiorno all’ombra della cornice alpina. Una serie di operazioni che ha dato nuova linfa anche alla vocazione turistica di Prato Nevoso: se è vero che sin dagli anni Settanta i visitatori d’Oltremanica si sono palesati a queste latitudini, è altrettanto assodato che negli ultimi due decenni l’appeal della stazione è cresciuto in maniera esponenziale tanto in Italia quanto all’estero, catalizzando l’attenzione di molte famiglie, che hanno individuato in Prato Nevoso la stazione dei bambini.
Va interpretata in questo senso la creazione del Prato Nevoso Village, uno dei parchi giochi sulla neve più grandi d’Italia aperto anche in estate, capace di proporre un’offerta variegata, fatta di gonfiabili, piste per lo snowtubing, animazione e giochi. Senza dimenticare l’organizzazione di grandi eventi: dall’Open Season dell’8 dicembre (con artisti di fama internazionale che negli anni si sono alternati sul palco, fra cui Guè Pequeno, Gabry Ponte, J-Ax, Raf, Irene Grandi, Piero Pelù, Annalisa) al Capodanno in Conca, passando per il Winter Head Padel 2000 mt, il primo torneo di padel al mondo sulle piste da sci, e per l’iconico Spring Splash di fine stagione.
Il nuovo impianto
Prato Nevoso sarà la prima località delle Alpi Occidentali a essere dotata di una seggiovia a otto posti. L’iter per la costruzione dell’impianto è stato avviato e l’obiettivo è di inaugurarlo all’inizio dell’inverno 2025/2026. Un’opera finanziata interamente con fondi privati. La seggiovia verrà realizzata da Leitner e sostituirà l’attuale quattro posti “Blu”. Sarà un impianto ad ammorsamento automatico, con una velocità di 5 metri al secondo, 52 seggiole e una portata di 3mila passeggeri l’ora. La linea resterà invariata rispetto all’attuale seggiovia, anche se sarà leggermente spostata sulla sinistra per migliorare i flussi d’utenza.
Gusto Montagna
Prato Nevoso organizza l’ottava edizione di “Gusto Montagna”, rassegna enogastronomica che ogni anno porta in quota le eccellenze stellate della cucina italiana. Un circuito di appuntamenti con rinomati chef stellati in ambientazioni caratteristiche, quali le baite: dallo Chalet “Il Rosso”, raggiungibile con un viaggio suggestivo in telecabina panoramica, alla caratteristica Baita del Verde, dal nucleo originario di Prato Nevoso (ristorante “Le Stalle”) agli interni tipicamente montani della Baita Ski Grill. Al momento di andare in stampa non è ancora disponibile il programma dell’edizione 24/25 della kermesse: le info saranno pubblicate prossimamente su www.pratonevoso.com e su www.bookingpratonevoso.com.
La pista scelta da SciMagazine – Easy
Partenza: 2.000 metri
Arrivo: 1.530 metri
Lunghezza: 2,5 km
Dislivello 470 metri
La si raggiunge con la telecabina panoramica 10 posti e regala emozioni uniche, a cominciare proprio dalla risalita a bordo di un impianto all’avanguardia, impreziosito da una spettacolare vista sui monti che avvolgono Prato Nevoso, dal Fantino al Mongioie. Scesi dalla telecabina, ci si dirige verso sinistra, affrontando due gobbe adatte anche ai meno esperti. Si va quindi incontro a un falsopiano per circa 200 metri, a seguire un significativo incremento della pendenza, con alcuni passaggi accanto alle rocce. A quel punto ancora una curva verso sinistra per poi lanciarsi verso il tratto finale, che presenta un nuovo falso piano e l’arrivo nell’area del Verde.